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La Flora nel Parco del Ticino: colori e profumi da scoprire

La Flora nel Parco del Ticino: i fiori e le piante da conoscere

Una passeggiata nel Parco del Ticino può trasformarsi in un’esperienza che va al di là del camminare in mezzo alla natura. Osservando bene tra gli arbusti, nei prati e sui rami c’è un mondo di colori e profumi tutto da scoprire, quello della flora!

Immergersi nella natura non significa solamente lasciar andare i pensieri, respirare e passeggiare serenamente, può anche tradursi nel cercare di osservarla, viverla e conoscerla con maggiore attenzione. Il Parco del Ticino offre a chi la vuole cogliere anche quest’occasione: graziosi e alle volte misteriosi fiorellini la colorano in tutte le stagioni offrendo al visitatore qualcosa di nuovo da conoscere.

La flora di una delle aree verdi più ricche della Lombardia è infatti variegata e variopinta, e cambia continuamente colore a seconda della stagione, rendendo sempre affascinante fare un’escursione naturalistica in questo parco naturale.

Nocciolo
Gemme di Nocciolo

Sì, perché anche se la stagione della fioritura è la primavera, i primi timidi boccioli compaiono quando la brina fatica ancora a sciogliersi, nel mese di febbraio. Per vederli dovrete alzare lo sguardo: sono sui rami dei noccioli.

Questi alberi sono monoici, ovvero caratterizzati dalla presenza di fiori maschili, lunghi e gialli di polline, detti amenti, o femminili, piccolissimi e poco appariscenti nonostante il colore rosa accesso dei petali filiformi. Da questo momento in poi le fronde e il sottobosco del Parco del Ticino si tingeranno ogni giorno di nuovi colori.

I Fiori della Primavera: un’esplosione di colori nel Parco del Ticino

Campanellini

La primavera vera e propria inizia con il timido comparire dei campanellini, che si presentano spesso in vaste distese. Parenti stretti dei bucaneve, compaiono non appena inizia lo scioglimento della neve, coltre cui si sostituiscono quasi senza farsi notare dato che sono anch’essi bianchi e candidi.

Amanti della mezza ombra, li si può veder comparire tra le foglie secche già nel mese di febbraio e faranno compagnia agli escursionisti per tutto marzo. I loro frutti carnosi non fanno in tempo a maturare che il sottobosco comincia a brulicare di vita: insieme agli insetti compaiono anche le scille, piccoli fiorellini blu-azzurri dalle verdi foglie lanceolate. Queste prediligono ambienti più umidi, quindi non sarà raro trovarle nei pressi del fiume.Campanellini

Pervinche

Altre spontanee dal color blu-violaceo sono le pervinche, piante arbustive simili ai rampicanti caratterizzate dal colore intenso che fioriscono dalla primavera per quasi tutta la bella stagione.

La durata della fioritura dipende dalla frescura e umidità del bosco, ambiente nel quale è facile trovarle. Il colore dei fiori di pervinca varia molto: dal blu intenso al viola.

Si tratta di una pianta dal fiore delicato ed elegante, e per questo addomesticata e trasformata in una pianta decorativa.

Pervinca

Primule

Altra selvatica che però troviamo pure nei giardini privati è la regina della primavera: la primula. In natura i suoi fiori sono di dimensioni più piccole rispetto a quelli che troviamo nei negozi e sono di colore giallo chiaro o viola; tendono a formare nei terreni loro ideali, dei tappeti colorati che durano solo qualche giorno, ma che sono una vera meraviglia per gli occhi.

Primule

Mughetti, Tarassaco e Camomilla

Da aprile in poi è tutto un fiorire di nuovi arrivati, con le temperature che si alzano e la vita che riprende a scorrere a ritmo veloce. Intorno a Pasqua il profumo dolce e delicato dei mughetti vi farà compagnia nelle vostre passeggiate nel Parco del Ticino. Ma è con maggio che il bosco, i prati e le zone umide di quello che è l’ultima e più importante area forestale della Lombardia danno il loro meglio.

Sotto i pioppeti e lungo i sentieri compare in massa il giallo tarassaco: le api e gli altri insetti ne vanno ghiotti e approfittano di questi fiori prima che i fiori si trasformino in soffioni, un diletto per tutti i bambini.

Camomilla selvatica

Lo accompagna la camomilla selvatica, con l petali piccoli e delicati e il bottone al centro carico di profumato polline! E poi ci sono i ranuncoli selvatici, che spiccano nel bel mezzo dei prati grazie al loro colore giallo che, insieme al bianco, è il colore che gli insetti impollinatori vedono meglio.

La flora del Parco del Ticino fiorisce per tutta l’estate, soprattutto nelle zone umide e nei prati; alcune piante però arrivano all’autunno inoltrato, con le verghe d’oro e altri arbusti che danno il meglio di loro poco prima che le foglie inizino a ingiallirsi e a cadere, segno che la stagione sta per terminare e che l’inverno si avvicina.

Tarassaco ranuncolo

Tanti ambienti diversi

Vicino al fiume

Ogni ambiente del parco è caratterizzato dalla presenza di piante, alberi, arbusti molto diversi. Le zone più umide e più vicine al fiume o ai fossi e ai fontanili sono caratterizzate dalla presenza degli eleganti iris gialli che crescono tra le chiome argentate dei salici bianchi. Ma dove il fiume invece non scorre più e l’acqua ha lasciato spazio ai secchi ciottoli di greto, muschi e licheni la fanno da padrona.

Può capitare anche di imbattersi in cespugli di Buddleia, o albero delle farfalle, un arbusto proveniente dalla Cina e diventato endemico; queste specie compongono una flora pioniera che sta guadagnando un ambiente naturale rimasto incustodito e privo di vita.

A margine di queste aree aride, poco prima che cominci il bosco, rosacee di vario tipo (soprattutto Rosa gallica e Rosa di macchia) dominano sul resto della vegetazione, sopravvivendo anche ai difficili periodi di aridità estiva.

Rosacee

I prati colorati

Brulicanti di vita floreale e animale sono invece i prati della Riserva della Fagiana: i fiori di campo sono i re indiscussi di quest’area.

Fiorellini dai colori tenui come la silene comune, caratterizzata dal palloncino che ospita i pistilli; o come la timida vedovina campestre o le note margherite, sia pratoline che gialle selvatiche, fanno compagnia ai brillanti petali viola-rosa dei garofanini selvatici o al fiore chiamato latte di gallina, l’Ornithogalum.

Ma in quest’area del parco ci si può imbattere anche nei meravigliosi gigli rossi o di san Giovanni, rari e splendidi con il loro lungo fusto e i petali dai colori sgargianti!

Garofano selvatico

La flora vicina all’uomo

Non tutto ciò che si vede in un’escursione naturalistica nel Parco del Ticino è però naturale: dal secondo dopo guerra in poi gli interventi umani hanno permesso l’avvento e la diffusione di specie non originali ma alloctone, a scopi agricoli, industriali o anche solo decorativi. È il caso delle profumate robinie, introdotte per scopo venatorio; o dei suggestivi campi di colza di colore giallo acceso usati per la produzione di olio per carburanti e lubrificanti.

Ma anche gli splendidi pioppi che si trovano qui come in tutta la Pianura Padana sono frutto dell’intervento dell’uomo: la loro arboricoltura copre quasi il cinquanta per cento della produzione del nostro paese. Questi sono tutti ecosistemi semi-naturali ormai integrati con l’ambiente originale, al punto da non accorgersi quasi dell’intervento umano.

Anche perché alle specie introdotte si affiancano specie locali, come la Veronica comune – detta anche occhi di Maria – che ricava i suoi spazi in mezzo ai campi insieme a papaveri, il Convolvolo e la Capsella – detta anche borsa del pastore.

Campi di Colza e Pioppi

Le rarità: fiori e piante particolari

All’interno del Parco Fluviale del Ticino è possibile imbattersi anche in alcune piante estremamente rare. È il caso di alcune orchidee selvatiche tra loro assai diverse. Si va dalla quasi invisibile Listera maggiore, dai fiori piccoli e verdi, che spesso passa inosservata, all’appariscente Orchidea screziata, rosa con le macchie viola.

Non meno rari sono i narcisi del poeta, dalla corolla bianca e la trombetta piccola, gialla e screziata di rosso. O il delicato Iris siberiano, dal colore blu polveroso, che fiorisce a maggio e che è molto difficile da incontrare anche nelle radure e nelle boscaglie umide del parco, suo ambiente preferito.

Questi fiori, come tutti quelli del parco, anche i più comuni, meritano di essere rispettati e tutelati. La flora spontanea non può essere raccolta in un parco naturale come quello del Ticino. Quindi riempitevi gli occhi con la bellezza dei germogli e delle inflorescenze, fotografatele, riconoscetele usando guide botaniche o una delle molte applicazioni in grado di individuarle, ma lasciate le piante e i fiori dove sono.

Narcisi

I Fiori dei Leprotti

Se dopo esservi immersi nel Parco del Ticino alla scoperta della sua ricca flora avete bisogno di un distacco graduale prima di tornare alla realtà, nel vicino agriturismo I Leprotti, a pochi chilometri dal fiume Ticino nei pressi di Abbiategrasso, troverete il luogo che fa per voi.

Con i suoi ottanta ettari di boschi, radure e prati è la casa non solo dei daini e delle piccole lepri che gli danno il nome, ma anche di numerose specie floreali tipiche della zona, per continuare il gioco di ricerca ed esplorazione!

La Flora nel Parco del Ticino: i fiori e le piante da conoscere