La Festa di Carnevale: origini, maschere e tradizioni di Milano e Abbiategrasso
Chi non ha bisogno di uscire dagli schemi ogni tanto? Da millenni, il Carnevale è l’occasione ideale per farlo, trasformandosi in qualcuno o qualcos’altro per un giorno, organizzando scherzetti e mangiando dolci a tema. Oggi il Carnevale è considerato una festa cattolica, ma le sue origini sono pagane e molto più antiche.
Dall’antica Grecia a oggi ogni regione e ogni città ha sviluppato tradizioni e maschere originali, compresa la città di Abbiategrasso e l'agriturismo I Leprotti, che festeggiano il Carnevale secondo il rito ambrosiano.
Da dove arriva la festa di Carnevale?
Il Carnevale si festeggia in molti paesi cattolici nei giorni che precedono la stagione quaresimale. La sua data infatti non è fissa, ma dipende da quella della Pasqua e varia a seconda delle tradizioni regionali. La derivazione della parola è incerta ma potrebbe essere fatta risalire al latino medievale “carnem levare”, che significa portare via o rimuovere la carne.
Ciò perché il Carnevale è appunto l’ultima festa prima dell’inizio dei 40 giorni di Quaresima, durante i quali i Cattolici adottano, seguendo l’esempio di Gesù, pratiche ascetiche legate all’alimentazione, digiunando e astenendosi dal mangiare carne.
Secondo altre ipotesi, il termine potrebbe invece derivare da “carnualia”, cioè “giochi di campagna” oppure da “carrus navalis”, cioè “nave su ruote”, da cui deriverebbe la tradizione dei carri che sfilano durante le parate in maschera.
Andando indietro nel tempo, le radici della festa potrebbero essere ritrovate nelle celebrazioni che ruotavano attorno all’equinozio di primavera. Si tenevano infatti sempre verso la fine dell’inverno e festeggiavano la rinascita della natura, il passaggio dal buio dell’inverno alla luce dell’estate.
Altre celebrazioni che sembrano avere qualche tangenza con il significato del Carnevale sono la festa pagana romana dei Saturnalia e quelle dionisiache dell’antica Grecia, all’insegna della dissolutezza e del ribaltamento dei ruoli.
Il Carnevale è infatti la festa delle maschere, delle danze sfrenate e degli scherzi, un momento di liberazione catartica in cui tutto è concesso. Non è un caso perciò che questo genere di festeggiamenti, a base di travestimenti, balli e canti, abbia svolto un ruolo significativo anche nello sviluppo del teatro popolare e in particolare della Commedia dell’Arte.
Queste celebrazioni sfrenate di origine pagane sono state poi assorbite dal Cristianesimo, nell’ambito del quale hanno assunto un nuovo ruolo: uno sfogo all’insegna dei piaceri della carne prima dell’ascetismo che precede la Pasqua.
I festeggiamenti terminano infatti, secondo il rito romani, il Martedì Grasso, il giorno in cui consumare tutti i cibi grassi presenti in casa. Ma anche per chi non crede il Carnevale conserva il suo fascino e rimane un’occasione per evadere dalla quotidianità divertendosi senza freni.
Maschere e celebrazioni a Milano
In Italia il rito romano vuole dunque che la Quaresima inizi il Mercoledì delle Ceneri, cioè il giorno dopo il Martedì Grasso. Ma ciò non accade nell’arcidiocesi di Milano e in quelle da essa influenzate, che seguono invece il rito ambrosiano. Secondo quest’ultimo, la Quaresima non inizia il mercoledì, ma la domenica successiva: il sabato è dunque l’ultimo giorno di festeggiamenti, quello più sfrenato, durante il quale si tengono le sfilate di carri in maschera.
A proposito di maschere, la Lombardia ha dato i natali alla maschera della Commedia dell’Arte che per eccellenza rappresenta il Carnevale: Arlecchino, colorato e irriverente.
Se Arlecchino e il suo amico Brighella sono di origini bergamasche, di Milano è invece il celebre Meneghino, che ha preso nell’Ottocento il ruolo di maschera milanese per antonomasia, sostituendo il precedente Beltrame. Insieme alla moglie Cecca, Meneghino apre tradizionalmente il corteo delle maschere.
Oggi le maschere sono ancora l’elemento principale dei festeggiamenti, tanto che le città famose per il Carnevale si distinguono proprio per lo sfarzo dei travestimenti che sfilano per le vie sui carri allegorici. Tutto intorno si radunano centinaia di adulti e bambini anch’essi travestiti, armati di coriandoli e stelle filanti.
A condire di dolcezza le manifestazioni ci pensano poi i dolci tipici di Carnevale: a Milano si mangiano soprattutto le chiacchiere e i tortelli fritti e ripieni di crema, anche nella variante con l’aggiunta di mela a cubetti.
Il Carnevale ad Abbiategrasso
Il Carnevale ad Abbiategrasso è una cosa seria. Ogni anno da 37 anni, infatti, il borgo ospita la sfilata dei carri allegorici, che colorano le vie del centro attirando l’attenzione di grandi e piccoli.
Quest’anno la festa di Carnevale inizia già venerdì 24 febbraio alle 16.00 presso la Galleria Mirabello, dove i Commercianti della galleria stessa organizzano una pre-passerella delle maschere.
Sabato 25 febbraio si entra nel vivo nell’ambito della 37esima edizione del Carnevale Sanpietrino, organizzato dall’Associazione Amici del Palio di San Pietro.
Alle 15.00 parte da Piazza San Pietro la sfilata dei carri, mentre alle 16.00 si tiene la 22esima Passerella delle Maschere nonché “Trofeo Augusto Rosetta”, che si concluderà alle 17.00 con le premiazioni, sempre in Piazza San Pietro.
Carnevale in Agriturismo: la festa dei Leprotti
State cercando una festa ad Abbiategrasso su misura per i più piccoli? Anche quest’anno ai Leprotti renderemo giustizia alla tradizione abbiatense con la nostra attesissima festa in maschera di Carnevale, interamente dedicata ai bambini dai 5 ai 12 anni.
Venerdì 24 febbraio dalle 17.00 alle 21.00 ci troveremo per giocare e cenare insieme in maschera, con tante attività di animazione a contatto con la natura e tanti dolcetti a tema.
Passare il Carnevale in agriturismo, nella campagna di Abbiategrasso, significa infatti divertirsi in libertà in un luogo magico e fiabesco, uno sfondo ideale per girare in maschera insieme agli amici.
Vi aspettiamo allora in campagna per il nostro “Carnival Party: i Leprotti in Maschera”, la festa più colorata dell’anno!